Sono 23 i progetti d’impresa al femminile che stanno nascendo attorno al Tavolo Expo Donne

Dall’imprenditrice che propone il monopattino per la visita turistica in città, a quella con la catena di ristorazione ispirata all’italianità, all’architetto che progetta arredi pensati per contenere piante aromatiche per il benessere in casa. E ancora c’è l’idea di una scatola per cucinare con gli ingredienti in giusta proporzione per evitare gli sprechi e la proposta di prodotti usa e getta per apparecchiare una tavola accogliente senza fatica e lo spazio di coworking da affittare a libere professioniste e imprenditrici per gestire il lavoro “a ritmo di vita”. E poi la app per condividere esperienze di gusto e far incontrare produttori e ristoratori a km0, la palestra di arrampicata da ricreare in città e il kimono giapponese che diventa abito urbano.

Sono solo alcuni dei 23 progetti, provenienti da tutta la Lombardia, del Tavolo Expo Donne, che si riunirà questa sera dalle 17,30 alla Camera di commercio di Milano, in piazza Mercanti 2.
“Questo tavolo è allargato alla Lombardia – dice Federica Ortalli, presidente del Comitato Imprenditoria Femminile e membro di Giunta della Camera di commercio di Milano – con la partecipazione di imprenditrici da Bergamo, Brescia, Como, Pavia, Lecco e Monza Brianza. Abbiamo creato un’occasione di coordinamento sul territorio regionale, sul quale è previsto un forte impatto di Expo: escludendo Milano 27mila posti di lavoro e 3 miliardi di produzione aggiuntiva”.

“Con questo Tavolo dedicato alle start up lombarde aiutiamo le imprese femminili a cogliere le occasioni economiche e di lavoro offerte dalla manifestazione, con un’attenzione particolare all’Expo che resta, ovvero all’impatto “lungo” sui territori che la manifestazione garantirà anche oltre il 2015 – dice Mina Pirovano, Presidente del Coordinamento dei Comitati Imprenditoria Femminile lombardi e del Comitato di Monza e Brianza –. E’ necessario lavorare, in sinergia con i territori, per garantire un Expo diffuso, che parta da Milano e crei opportunità di business per tutta la Lombardia”.

In Lombardia nascono 38 imprese di donne al giorno. Sono circa 15 a Milano, 6 a Brescia, 4 a  Bergamo, 3 a  Monza e Varese, 2  a Pavia, Mantova e Como, 1 a Cremona, Lecco, Lodi, Sondrio. Da inizio anno a fine settembre sono nate 10.899 imprese femminili in Lombardia: circa 4mila  a Milano, 1.500 a Brescia, mille a Bergamo e Monza, oltre 800  a Varese, 600 a  Pavia, 500 a  Como e Mantova, 300 a Cremona e Lecco, 200 a Lodi, 144 a Sondrio.
Imprese femminili: 152mila in Lombardia, 1 milione e 150mila in Italia. Più di una impresa femminile su dieci in Italia è lombarda. Settori principali: commercio al dettaglio 30mila di cui 9mila a  Milano, servizi per la persona 20mila di cui 6mila a  Milano, ristorazione 14mila di cui 4mila a Milano, immobiliare 13mila di cui 5mila a  Milano, agricoltura 10mila di cui quasi mille a Milano.

Prima in assoluto Milano con 50mila imprese femminili, poi Brescia con 22mila, Bergamo con 17mila, Varese con 12mila, Monza con 11mila, Pavia con 10mila, Como e Mantova con 8mila, Cremona e Lecco con circa 5mila, Sondrio e Lodi con 3mila.
I settori preferenziali sono i servizi alla persona e agli anziani, alcuni servizi veterinari e sanitari, abbigliamento, turismo, istruzione, agricoltura, pubblicità, ricerca.
Le imprese femminili danno lavoro a 371mila persone in Lombardia, 2,3milioni in Italia. A Milano sono 127mila gli addetti, a Brescia 52mila, a Bergamo 43mila, a Varese e Monza quasi 30mila, a Como, Mantova e Pavia circa 20mila.