«La Libreria che non c’è» partecipa al progetto di Cascina Triulza ad Expo

Associazione Libreria che non c'è LegnanoCi sarà anche “La libreria che non c’è” tra i partner di Fondazione Triulza che prendono parte al progetto “Energies to change the world” di Expo Milano 2015.
L’associazione culturale legnanese ha siglato un accordo per il progetto Rise2Up, che sarà realizzato nel padiglione della Società Civile Cascina Triulza. A testimonianza di questa collaborazione, il logo della “Libreria” è stato proiettato nei giorni scorsi in Expo Gate, la “porta” di Expo situata davanti al Castello Sforzesco, nel corso degli eventi “Expo! La grande opportunità dell’Esposizione Universale viene narrata dagli Expottimisti”, in cui è stata coinvolta anche Fondazione Triulza.

Il progetto Rise2Up nasce dal desiderio di fare emergere le “buone prassi” delle aziende in Italia – ha spiegato Mariangela Ferioli, presidente della Libreria che non c’è – L’idea del progetto è dell’associazione Talent4Rise che l’ha proposta in primis ai tavoli Expo e poi alla call internazionale emessa da fondazione Triulza nei primi mesi del 2014. Come associazione abbiamo da subito creduto in questo progetto, cogliendone l’aspetto culturale. Abbiamo quindi concluso una partnership collaborativa con l’associazione Talent4Rise, siglando il contratto con La Triulza, la società nata da Fondazione Triulza per la gestione operativa degli spazi).

Cascina TriulzaFondazione Triulza è un’idea innovativa di Expo 2015: è costituita da una rete di 60 associazioni di diversa estrazione (laica, cattolica, profit e no profit), unite appositamente per partecipare all’evento che vuole dimostrare la potenza del valore condiviso per combattere la crisi e produrre feedback positivi mediante le forme di collaborazione tra profit e no profit.
“Rise2Up è un progetto che nasce dal desiderio di far emergere le best practices, le eccellenze che si trovano nel nostro Paese – spiega Mirella Mastretti, presidente di “Talent4Rise”, associazione ideatrice del progetto e responsabile del programma culturale – L’Italia è costellata di piccole aziende e realtà che si caratterizzano per le buone pratiche, sia nell’ambito dell’agroalimentare, sia per l’ottimizzazione delle risorse naturali e le declinazioni verticali della smartcity, tutti argomenti trattati dal tema di Expo “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Expo rappresenta per loro una vetrina unica e irripetibile per farsi conoscere in tutto il mondo. Il nostro proposito è dare visibilità anche a quelle piccole realtà che, altrimenti, resterebbero escluse».
«Gli scopi del progetto sono molteplici: educare a una corretta alimentazione per favorire nuovi stili di vita valorizzando la conoscenza delle tradizioni alimentari come elementi culturali, gestire in modo sostenibile delle risorse naturali e favorire l’incontro tra culture diverse, nel significato più esteso del termine diversità» spiega ancora la presidente della Libreria che non c’è.
Le aziende avranno la possibilità di realizzare dei video in cui raccontare la propria storia e i motivi di eccellenza. I filmati saranno proiettati da mega schermi interattivi installati all’interno dello stand del padiglione della Società civile, così da essere visibili ai visitatori di Expo 2015. La trasmissione avverrà in modo ciclico, per dare a tutti, compresi i più piccoli produttori, la possibilità di partecipare all’evento. I video circoleranno inoltre sui social network, così da avere una visibilità più amplificata, ma anche da promuovere la partecipazione, soprattutto delle nuove generazioni.