Il gemellaggio tra due popoli implica una conoscenza reciproca che si instaura nel tempo: alcuni luinesi si recano per lavoro negli Emirati Arabi, altri hanno scelto di organizzare la propria attività proprio in una terra così diversa dalla nostra per abitudini e quotidianità.
L’Assessore al Territorio della Città di Luino Alessandra Miglio con il marito Mario Gambato si è recata più volte negli ultimi anni a Dubai perché la figlia Alice ha colto l’opportunità di lavorare in questa terra stupenda. “L’ultima volta in cui siamo partiti alla volta di Dubai per andare a trovare nostra figlia che vive lì, abbiamo fatto visita anche ad un nostro amico emiratino. Abbiamo scoperto che il figlio di quest’ultimo alleva pecore e capre per passione”.
Anche negli Emirati, quindi, proprio come in Italia, si possono scoprire allevamenti di piccole dimensioni in cui i produttori mettono grande entusiasmo nella loro attività quotidiana. “Gli allevatori sono pochi – continua l’Assessore – anche perchè il deserto non è esattamente il luogo più adatto a questa attività, ma la passione supera gli ostacoli ed abbiamo ‘sgranato gli occhi’ davanti agli animali: pecore altissime e molto belle, che arrivano dall’Arabia Saudita con altre più piccole dalle zampe fini fini provenienti dallo Yemen, un ariete del Sudan, col pelo gonfio e marrone, una capra siriana, alta, e poi le capre saudite che hanno il pelo più lungo e fine della nostra “nera””.
Durante la permanenza negli Emirati Arabi, la famiglia Gambato è stata invitata in una “farma”. “La visita all’allevamento è avvenuta al buio, perchè Omar, il proprietario, ha un altro lavoro di giorno al ministero e va dai suoi animali la sera e per questo si fa aiutare da due ragazzi pachistani. Ci hanno fatto sedere in una specie di palco facendo poi sfilare gli animali davanti a noi, come fanno quando li mettono all’asta (abbiamo cercato di fotografare quello che si poteva, con la luce che c’era)”. L’atmosfera suggestiva del deserto fa da cornice a questi luoghi anche un po’ misteriosi
“Abbiamo mangiato su un tappeto nel deserto, sotto le stelle, bevendo caffè e thé e chiacchierando di amicizia tra popoli diversi per mentalità e religione, ma curiosi di conoscersi. Come da noi – continua l’Assessore – anche negli Emirati il formaggio di capra è molto apprezzato, arriva quasi tutto dall’Arabia Saudita e viene consumato principalmente fresco, mentre la carne ovina viene grigliata o cotta con spezie saporite. Ho anche apprezzato il prosciutto di capra, quello che noi chiamiamo “violino””.
Perchè non lanciare allora un’iniziativa di amicizia tra allevatori del luinese e quelli di questo lontano Paese ? Il Consorzio della Formaggella del Luinese ha subito collaborato mandando immagini dei nostri allevamenti e caseifici, che vorremmo pubblicare su un blog di Dubai molto seguito: da questi piccoli scambi iniziano ad intessersi dei rapporti tra le nostre realtà e i pochi che si dedicano a questa attività negli Emirati.
“Un ultimo desiderio – conclude l’Assessore – quello di rivedere gli allevatori emiratini a Luino in occasione di Expo 2015”.