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Quando con l’arte si racconta la storia, When history is told through art

10 Lug 2015
Redazione Gazzada Schianno
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141Expo, arte, storia

MURALES

Nella nuova sede comunale di Villa De Strens, il paese di Gazzada-Schianno si racconta con un murales dai vivaci colori che narra la storia del luogo e dei suoi abitanti. L’artefice dell’opera è Angelo Bersani, meglio noto come Angelo Del Devero.

In the new municipal seat of Villa de Strens  the town of Gazzada Schianno tells its own history. A mural full of vivid colors narrates the history of the place and its inhabitants. The author of this work is Angelo Bersani better known as Angelo del Devero.

veduta di gazzadaVisione di Gazzada/GAZZADA’S VIEW

“Il cammino di una Comunità” (6,80X1,80 metri). Un grande murales dalla gamma cromatica scelta accuratamente, vivacizza la parete dell’Ufficio tecnico, al terzo piano del municipio di Gazzada-Schianno. Il soggetto rappresentato è la storia, è la vita, è il passato come il futuro. E’ marzo 2006 quando l’opera dalle grandi dimensioni viene inaugurata. E’ questo il momento in cui la cittadinanza del comune, alle porte di Varese, rilegge nelle immagini il proprio passato. Una richiesta fatta al pittore Angelo Del Devero, da parte di un comitato nato appositamente per la realizzazione dell’opera.

The walk of a community. A great mural accomplished with a chromatic variety narrowly selected, enlivens the wall of the technical office, on the third floor of  Gazzada Schianno town hall. The subject represented is the history, the life, the past as the future.This painting of great sizes was unveiled in march 2006. This is the moment when the townspeople of the municipality, which is very near from Varese,reread through the painting their own past. A demand made to the painter Angelo Del Devero by a council born expressly for the artwork’s accomplishment.

Parlare con il colore – L’artista Angelo Bersani è originario della stessa Gazzada, dove è nato nel 1928. Ha frequentato la scuola d’Arte a Milano e nelle vicina Svizzera. L’artista risiede ora a Lesa (NO). Del Devero vanta nella sua produzione una gran quantità di opere di commissione pubblica. La stessa energia e capacità narrativa dell’opera di Gazzada-Schianno è da ritrovare nella precedente realizzazione pittorica per la Caserma della Guardia di Finanza di Varese. E’ in questo esempio prima, e a Gazzada poi, che attraverso il colore e le figure, questo pittore trasmette e racconta molto di più di quello che si potrebbe fare con le parole.

To speak with the color- the artist Angelo Bersani is native to the same Gazzada,where he was born in 1928. He attended the school of Art either in Milan or Switzerland. The artist now dwells in Lesa(NO). Furthermore Del Devero has in his production a very large number of works of public commission. The same energy and narrative ability in the painting of Gazzada Schianno is possible to find once again in the earlier pictorial work for the barrack of the financial police of Varese. It is in this example before and afterwards in Gazzada, that through the color and the figures,this painter conveys and tells more than that you could explain using words.

Visione di Schianno

Ponte colorato – L’artista ha eseguito l’opera con colori acrilici su una base preparatoria apposita e ha riportato il bozzetto preparatorio su muro usando l’antica tecnica della quadrettatura. Il pittore ha inserito molteplici Visione di Schiannoriferimenti dei due antichi borghi di Gazzada e di Schianno con dettagli che portano fino ai giorni nostri. A colpo d’occhio fuoriesce la lettura voluta dall’artista resa con i colori. Da sinistra a destra le scelta cromatica si sposta dai caldi toni del rosso, arancione e marrone, per arrivare sul lato opposto con tonalità più fredde, dal blu, al grigio al viola. Un primo ed essenziale elemento questo che identifica il senso dell’opera: il cambiamento della vita, delle abitudini, delle realtà quotidiane, delle attività lavorative, degli edifici. Da quella che era la realtà contadina ad una situazione instauratasi dagli anni ’70 ed arrivata fino a noi con industrie, nuove professioni e diverse realtà. “Questi luoghi hanno subito un notevole cambiamento nel secondo dopoguerra – spiega l’artista – quando da una società operaia – contadina, si è giunti all’industrializzazione. Altro elemento distintivo del periodo fu la migrazione in questi paesi di gente meridionale, che è stata capace di inserirsi bene, e allo stesso tempo è stata accettata positivamente”.

Angoli di storia – Esattamente al centro del murales è rappresentato in tutta la sua maestosità il leone, simbolo adottato dal comune. L’animale schiaccia un ponte, il noto Ponte dei Verni, lo stesso sotto cui oggi transita la ferrovia per Varese. La struttura ha rappresentato per lungo tempo la linea di frontiera tra i due paesi di Gazzada e di Schianno, oggi unificati sotto lo stesso comune. E’ quest’immagine che suddivide l’opera in due; a sinistra di essa è riconoscibile la storia di Gazzada, a destra quella di Schianno. Leggendo il murales da sinistra si riconosce nell’angolo in alto una gazza, soggetto da cui probabilmente ha tratto origine il nome del borgo. La non nitidezza del soggetto è dovuto proprio al suo tono leggendario. I monti sullo sfondo sono quelli su cui sorge il Sacro Monte. Si vedono inoltre figure di contadini al lavoro impegnati con falci, asce, martelli e con l’aratro a mano. Un solo personaggio ha il volto ben delineato ed è riconoscibile con un contadino attivo nella raccolta delle patate. Del raccolto a quest’uomo non ne rimaneva che la metà, l’altra era costretto a portarlo al feudo: la Proprietà Cagnola. Tutti i terreni su cui oggi si stanno espandendo i due paesi, erano in un lontano passato possedimenti della famiglia Cagnola la cui Villa è giunta in ottime condizioni fino a noi ed è ricordata nell’opera di Del Devero, sia con il colonnato che con la Torre dell’Orologio, oggi scomparsa. Quest’ultima è posta sullo stesso piano delle altre due torri, quella a sinistra della Chiesa di Santa Croce (Gazzada) e quella a destra della Chiesa di San Cosma e Damiano (Schianno).

A lion is represented in all its greatness in the middle of the mural, as the symbol of the town. The animal treads on a bridge, the well known Ponte dei Verni,the same under which today the railway to varese travels. The structure has represented for a long time the border line between the two towns of Gazzada and Schianno,today reunited under the same Commune. The work can be divided into two: on the left Gazzada, on the right Schianno. Starting from the top – left corner there is a magpie, “gazza” in Italian, from which presumably the name of the town derives. The lack of clearness of the subject is related to the legendary tone. The mountains in the background are the same where the mount “Sacro Monte” rises.

Two peasants are at work with sickle, axe, hammer and plough. Only one character has a clearly defined face and he is reaping potatoes. He could only keep half of the harvest, while he had to give the other par to the landlord, in the property of Villa Cagnola. All the lands where the two towns extend today were property of the Cagnola family, whose villa is still today in perfect conditions and celebrated in the work of Del Devero with the colonnade and the clock tower, which is disappeared.The tower is at the same height of the tower of the church of Santa Croce(Gazzada) and that of the church of Santa Cosma e Damiano  (Schianno).

Contadino che raccoglie le patate/The peasant who reaps the potatoes.
contadinoPunto di passaggio – Continuando la lettura ci si trova di fronte a degli attrezzi di lavoro nuovi, simbolo dell’evoluzione che sfocerà nell’industria, settore cardine dell’economia di questa zona. Si riconosce un pettine, spezzato a metà, a indicare la ditta Italo Cremona, recentemente andata in fallimento, ma florida realtà durata per anni. E ancora al di là del leone, in blu, il logo della Ficep, azienda qui ancorata che è stata ed è capace di diffondersi in tutto il mondo. Nella porzione dell’opera dedicata a Schianno sono riconoscibili lo stemma sull’arco d’ingresso del cortile degli Stallaci, ora interamente ricostruito. La gru in alto a sinistra sta a indicare il progresso, le nuove costruzioni, la proiezione al futuro. Il domani è rappresentato anche dalle figure disegnate nell’estrema destra dell’opera: giovani al lavoro sul tecnigrafo, un computer, un ragazzo che legge e una ragazza che scrive. Due profili di volti guardano fuori dall’opera, al futuro. Un domani che si costruisce sulla cultura e sulla pace.

Point of passage. There are some new work tools, a symbol of the evolution which leads to the industry, the main sector of the economy in  this area.
A broken comb symbolises the factory Italo Cremona,which has recently gone bankrupt, but it had been a flourishing reality for many years. Beyond the lion, the logo of Ficep in blue, a local company, which has expanded to the whole world. In the part dedicated to Schianno is shown the coat of arms on the arch of entrance for the yard of Stallaci, today completely rebuilt. The crane on the top – left indicates the progress,the new buildings, the projection of the future. Some figures on the right represent the future: young people working with a telegraph, a computer, a boy who reads and a girl who writes. Two profiles of faces look out of the work towards the future. A future based on culture and peace.

Elementi di continuità – Una colomba, simbolo della Pace, sorvola l’opera/Continuity elements:  a dove flies over the work.

I tetti ovunque inseriti nell’opera pittorica simboleggiano l’attaccamento del popolo di questi due paesi alla terra, alla propria casa. A differenza di molte altre realtà vicine a Varese, Gazzada e Schianno, si sono sempre distinti per il forte legame con la tradizione, il passato, la storia, le origini. Questo murales ne è l’esempio lampante. Là dove trova nuova sede la casa dei cittadini, trovano posto anche le loro origini.
I membri del ‘Comitato per il murales’ sono: Brusa Felice, Bidoglio Ettore, Caravati Flavio, Martignoni Luciano, Ponti Dario, Tamborini Enrico e Talamona Dario.

The roofs represent the attachment of the people to their land, their homeland. Gazzada and Schianno have always been different from the adjacent towns in Varese, thanks to their strong tie with tradition, past, history and origins. The mural is a clear example of this fact. Where the town hall lies, lie also the origins. The members of the committee for the mural are: Brusa Felice, Bidoglio Ettore, Caravati Flavio, Martignoni Luciano, Ponti Dario, Tamborini Enrico e Talamona Dario.

Lara Treppiede

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