Nella nuova sede comunale di Villa De Strens, il paese di Gazzada-Schianno si racconta. Un murales dai vivaci colori narra la storia del luogo e dei suoi abitanti. L’artefice dell’opera è Angelo Bersani, meglio noto come Angelo Del Devero
Das Dorf von Gazzada stellt sich im neuen Gemeindesitz von Villa de Strens vor . Ein Murales in leuchtenden Farben erzählt die Geschichte des Ortes und ihrer Bewohner. Der Schöpfer des Werkes ist Angelo Bersani,besser bekannt als Angelo del Devero.
Visione di Gazzada/Ein Blick auf Gazzada
“Il cammino di una Comunità” (6,80X1,80 metri). Un grande murales dalla gamma cromatica scelta accuratamente, vivacizza la parete dell’Ufficio tecnico, al terzo piano del municipio di Gazzada-Schianno. Il soggetto rappresentato è la storia, è la vita, è il passato come il futuro. E’ marzo 2006 quando l’opera dalle grandi dimensioni viene inaugurata. E’ questo il momento in cui la cittadinanza del comune, alle porte di Varese, rilegge nelle immagini il proprio passato. Una richiesta fatta al pittore Angelo Del Devero, da parte di un comitato nato appositamente per la realizzazione dell’opera.
“Der Weg einer Gemeinschaft” (6,80 x 1,80 m). Ein großes Murales in einer auserlesenen Farbskala belebt die Wand des Bauamtes, im dritten Stock des Rathauses von Gazzada Schianno. Objekt der Darstellung ist die Geschichte, das Leben, die Vergangenheit und die Zukunft. Im März 2006 wurde das große Werk der Öffentlichkeit vorgestellt. Seitdem können die Bürger der Gemeinde ihre Vergangenheit dank der Bilder wieder erleben. Die Bitte wurde dem Maler Angelo del Devero seitens eines Komittees gestellt, das mit dem Ziel der Verwirklichung dieses Werkes gebildet wurde.
Parlare con il colore – L’artista Angelo Bersani è originario della stessa Gazzada, dove è nato nel 1928. Ha frequentato la scuola d’Arte a Milano e nelle vicina Svizzera. L’artista risiede ora a Lesa (NO). Del Devero vanta nella sua produzione una gran quantità di opere di commissione pubblica. La stessa energia e capacità narrativa dell’opera di Gazzada-Schianno è da ritrovare nella precedente realizzazione pittorica per la Caserma della Guardia di Finanza di Varese. E’ in questo esempio prima, e a Gazzada poi, che attraverso il colore e le figure, questo pittore trasmette e racconta molto di più di quello che si potrebbe fare con le parole.
Mit der Farbe sprechen
Der Künstler Angelo Bersani stammt aus Gazzada ,wo er im Jahr 1928 geboren wurde. Er hat Kunstschulen in Mailand und in der Nähe liegenden Schweiz besucht. Der Künstler ist jetzt in Lesa (Provinz Novara) ansässig. Del Devero hat in seinem künstlerischen Schaffen sehr viele öffentliche Aufträge erhalten . Dieselbe Energie und erzählerische Fähigkeit vom Werk findet man auch in der vorhergehenden Malerei für die Finanzpolizei in Varese. In diesem Beispiel früher und in dem von Gazzada danach, übermittelt und erzählt der Künstler durch Farben und Bilder viel mehr als man mit Worten tun kann.
Visione di Schianno/Blick auf Schianno
Ponte colorato – L’artista ha eseguito l’opera con colori acrilici su una base preparatoria apposita e ha riportato il bozzetto preparatorio su muro usando l’antica tecnica della quadrettatura. Il pittore ha inserito molteplici riferimenti dei due antichi borghi di Gazzada e di Schianno con dettagli che portano fino ai giorni nostri. A colpo d’occhio fuoriesce la lettura voluta dall’artista resa con i colori. Da sinistra a destra le scelta cromatica si sposta dai caldi toni del rosso, arancione e marrone, per arrivare sul lato opposto con tonalità più fredde, dal blu, al grigio al viola. Un primo ed essenziale elemento questo che identifica il senso dell’opera: il cambiamento della vita, delle abitudini, delle realtà quotidiane, delle attività lavorative, degli edifici. Da quella che era la realtà contadina ad una situazione instauratasi dagli anni ’70 ed arrivata fino a noi con industrie, nuove professioni e diverse realtà. “Questi luoghi hanno subito un notevole cambiamento nel secondo dopoguerra – spiega l’artista – quando da una società operaia – contadina, si è giunti all’industrializzazione. Altro elemento distintivo del periodo fu la migrazione in questi paesi di gente meridionale, che è stata capace di inserirsi bene, e allo stesso tempo è stata accettata positivamente”.
Bunte Brücke. Der Künstler hat das Werk in Akrylfarben ausgeführt, er hat zuerst auf einer extra dafür vorbereiteten Basis Skizzen an die Wand mit Hilfe der traditionellen Rastertechnik verwirklicht.
Der Maler hat mehrere Hinweise auf Gazzada und Schianno eingefügt, mit Einzelheiten, die bis zu den heutigen Tagen führen.
In einem Augenblick versteht man, was der Künstler mit der Farbe zeigen will.Von links nach rechts bewegt sich die Farbskala von der Wärme des Roten, Orangen und Braunen und wird kälter mit Farben wie Blau,Grau und Violett.
Ein erstes wesentliches Element, das dem Werk Sinn gibt: die Änderung der Lebensweise, der Gewohnheiten, des Alltags, der Arbeit, der Gebäude.Von einer bäuerlichen Tradition hin zu einer Situation der 70er Jahre, die zu neuen Industrien, Berufen und verschiedenen Wirklichkeiten führt. “Diese Orte haben nach dem Zweiten Weltkrieg einen tiefgreifenden Wandel bewältigt”-erklärt der Künstler-“als man von einer bäuerlichen Arbeiter -Gesellschaft zur Industrialisierung überwechselte”.
Ein anderes Element der Zeit war die Einwanderung von Süditalienern in diese Orte, wo sie sich gut eingelebt und intergriert haben .
Angoli di storia – Esattamente al centro del murales è rappresentato in tutta la sua maestosità il leone, simbolo adottato dal comune. L’animale schiaccia un ponte, il noto Ponte dei Verni, lo stesso sotto cui oggi transita la ferrovia per Varese. La struttura ha rappresentato per lungo tempo la linea di frontiera tra i due paesi di Gazzada e di Schianno, oggi unificati sotto lo stesso comune. E’ quest’immagine che suddivide l’opera in due; a sinistra di essa è riconoscibile la storia di Gazzada, a destra quella di Schianno. Leggendo il murales da sinistra si riconosce nell’angolo in alto una gazza, soggetto da cui probabilmente ha tratto origine il nome del borgo. La non nitidezza del soggetto è dovuto proprio al suo tono leggendario. I monti sullo sfondo sono quelli su cui sorge il Sacro Monte. Si vedono inoltre figure di contadini al lavoro impegnati con falci, asce, martelli e con l’aratro a mano. Un solo personaggio ha il volto ben delineato ed è riconoscibile con un contadino attivo nella raccolta delle patate. Del raccolto a quest’uomo non ne rimaneva che la metà, l’altra era costretto a portarlo al feudo: la Proprietà Cagnola. Tutti i terreni su cui oggi si stanno espandendo i due paesi, erano in un lontano passato possedimenti della famiglia Cagnola la cui Villa è giunta in ottime condizioni fino a noi ed è ricordata nell’opera di Del Devero, sia con il colonnato che con la Torre dell’Orologio, oggi scomparsa. Quest’ultima è posta sullo stesso piano delle altre due torri, quella a sinistra della Chiesa di Santa Croce (Gazzada) e quella a destra della Chiesa di San Cosma e Damiano (Schianno).
Geschichte
In der Mitte des Murales steht ein Löwe in seiner Großartigkeit, das Symbol von der Gemeinde. Das Tier erdrückt eine Brücke namens Ponte dei Verni, unter der heute die Bahn nach Varese fährt. Diese Brücke ist für lange Zeit die Grenze zwischen den zwei Dörfern Gazzada und Schianno gewesen, heute unter der gleichen Gemeinde vereint. Er teilt das Werk in zwei Teile: links steht die Geschichte von Gazzada, rechts die von Schianno. Oben an der rechten Seite erkennt man eine Elster , auf italienisch “gazza”, wahrscheinlich der Ursprung des Namens vom Dorf. Der Satz besagt: “das verschwommene Bild deutet auf die legendäre Vergangenheit hin.” Zwischen den Bergen im Hintergrund erhebt sich der Berg “Sacro Monte”. Man sieht auch Bauern bei der Arbeit mit Sichel, Axt, Hammer und Pflug. Nur ein Gesicht ist gut umrissen und erkennbar: das von einem Bauern, der Kartoffeln erntet.Der Mann durfte nur die Hälfte der Ernte für sich behalten, die andere Hälfte musste er dem Lehnherrn geben, dem Besitzer der Villa Cagnola.
Contadino che raccoglie le patate/Bauer bei der Kartoffelernte
Punto di passaggio – Continuando la lettura ci si trova di fronte a degli attrezzi di lavoro nuovi, simbolo dell’evoluzione che sfocerà nell’industria, settore cardine dell’economia di questa zona. Si riconosce un pettine, spezzato a metà, a indicare la ditta Italo Cremona, recentemente andata in fallimento, ma florida realtà durata per anni. E ancora al di là del leone, in blu, il logo della Ficep, azienda qui ancorata che è stata ed è capace di diffondersi in tutto il mondo. Nella porzione dell’opera dedicata a Schianno sono riconoscibili lo stemma sull’arco d’ingresso del cortile degli Stallaci, ora interamente ricostruito. La gru in alto a sinistra sta a indicare il progresso, le nuove costruzioni, la proiezione al futuro. Il domani è rappresentato anche dalle figure disegnate nell’estrema destra dell’opera: giovani al lavoro sul tecnigrafo, un computer, un ragazzo che legge e una ragazza che scrive. Due profili di volti guardano fuori dall’opera, al futuro. Un domani che si costruisce sulla cultura e sulla pace.
Durchgangspunkt – man sieht die neuen Werkzeuge, ein Symbol der Entwicklung, die zur Industrie führt, der Hauptsektor dieses Gebiets. Man erkennt eine abgebrochene Hechel, die die Firma “Italo Cremona” darstellt, ein jahrelang blühender Betrieb, der neulich geschlossen werden musste. Und dann, nach dem Löwen, in blau, ist das Logo von ficep, einer Firma, die heute ein global player ist. Auf dem Schianno gewidmeten Teil erkennt man das Wappen über dem Eingangsbogen in dem Hof” Cortile degli Stallaci”, heute wiederaufgebaut. Der Kran oben links zeigt den Fortschritt, die neuen Gebäude, die Projektion der Zukunft. Die Zukunft wird auch von einigen Figuren oben links dargestellt: Jugendliche bei der Arbeit an einem Zeichenbrett, einem Computer, ein Junge der liest und ein Mädchen das schreibt. Zwei Gesichter im Profil betrachten die Zukunft vom Bild aus. Eine Zukunft die auf Kultur und Frieden gründet
Elementi di continuità – Una colomba, simbolo della Pace, sorvola l’opera/Stetigkeitselemente-eine Taube, Symbol des Friedens, überfliegt das Werk.
I tetti ovunque inseriti nell’opera pittorica simboleggiano l’attaccamento del popolo di questi due paesi alla terra, alla propria casa. A differenza di molte altre realtà vicine a Varese, Gazzada e Schianno, si sono sempre distinti per il forte legame con la tradizione, il passato, la storia, le origini. Questo murales ne è l’esempio lampante. Là dove trova nuova sede la casa dei cittadini, trovano posto anche le loro origini.
I membri del ‘Comitato per il murales’ sono: Brusa Felice, Bidoglio Ettore, Caravati Flavio, Martignoni Luciano, Ponti Dario, Tamborini Enrico e Talamona Dario.
Die Dächer sind überall im Murales und symbolisieren die Verbundenheit des Volks mit dem Land, mit ihrem Heim. Gazzada und Schianno unterscheiden sich von den anderen Dörfern in der Nähe von Varese durch die Verbindung mit Tradition, Vergangenheit, Geschichte und Ursprünge. Dieses Murales ist das einleuchtendste Beispiel. Da wo sich das neue Rathaus befindet, liegen auch die Ursprünge des Volks. Die Mitglieder des “Komitee des Murales” sind Brusa Felice, Bidoglio Ettore, Caravati Flavio, Martignoni Luciano, Ponti Dario, Tamborini Enrico e Talamona Dario.
Lara Treppiede