Quest’anno non ricorre soltanto l’importante appuntamento con Expo2015…
Nel piccolo paese di Castello Cabiaglio ci accingiamo a festeggiare il 300° anniversario dalla nascita di un “cittadino illustre”: Giovan Battista Ronchelli.
Nacque il 1° febbraio 1715 da una nobile e ricca famiglia del borgo, primogenito dei tre figli di Giacomo Antonio Ronchelli e Maria Grazia Porrani, trascorse i suoi primi 12 anni di vita nel piccolo borgo natìo, per poi trasferirsi nel 1727 a L’Aquila, città in cui la sua famiglia deteneva un ingente patrimonio di beni mobili ed immobili. Nella città abruzzese, Giovan Battista frequentò un istituto retto da religiosi e perseguì studi umanistici.
All’età di 18 anni decise di dedicarsi unicamente alla pittura, trasferendosi a Roma e frequentando la bottega di Francesco Mancini, accademico di San Luca, dove il giovane artista collaborò col maestro alla realizzazione di diverse opere, tra cui la decorazione del Kaffehaus di Palazzo Colonna. Nel 1738 Ronchelli fece rientro al borgo natio, trasferendosi successivamente a Varese per frequentare la bottega di Pietro Antonio Magatti, grande esponente della pittura lombarda del ‘700, con il quale collaborò alla decorazione del Collegio della Colombina di Pavia (1738).
Molte sono le opere dell’artista che vanno dal capoluogo di Varese (Chiesa di S. Antonio Abate alla Motta, Villa Recalcati, Basilica di San Vittore) alla provincia di Varese (Casalzuigno, Azzio, Castello Cabiaglio).
Altre sue opere sono conservate presso l’Oratorio di Santa Marta a Bellinzona, la Cappella di Sant’Evasio a Casale Monferrato, a Mergozzo (Via Crucis), a Novara (Chiesa di Santa Marta del Carmine) etc.
Nel 1754 Giovan Battista si sposò con Maria Felice Ronchelli (sua lontana parente), da cui ebbe cinque figli.
Morì il 24 gennaio 1788 e fu sepolto all’interno della Chiesa parrocchiale di Sant’Appiano a Castello Cabiaglio, che conserva suoi pregevolissimi affreschi.
