Marco Martalar
Una splendida giornata di sole ha illuminato oggi il borgo dipinto per la giornata conclusiva di “Wood gallery“, il primo simposio di scultura del legno promosso dalla Proloco di Arcumeggia. Per tre giorni sei scultori provenienti da tutta Italia e dalla Moldavia hanno scolpito e realizzato dal vivo le loro opere nelle suggestive corti del borgo, emozionando e rendendo partecipi gli spettatori del processo con cui nasce un’opera d’arte. Questa mattina la cerimonia conclusiva, con la premiazione delle opere vincitrici, selezionate dal pubblico e da una giuria di artisti. Il primo premio del pubblico è andato a Marco Martalart conoscitore finissimo del legno e delle sue tecniche di lavorazione, che sceglie per le sue opere un’impostazione espressiva e moderna, con tagli a motosega, colori e bruciature che mostrano le venature del legno.
Primo premio della critica a Fulvio Borgogno (www.fulvioborgogno.com), piemontese, che si è formato all’istituto d’Arte Bertone di Saluzzo (CN) per poi proseguire la sua formazione presso maestri artigiani. Secondo premio della critica per l’unica donna del gruppo, Jessica Ielpo, una scultrice con una vocazione speciale per il legno approfondita durante gli studi all’Accademia di Belle Arti Firenze. Un riconoscimento speciale è andato a Emilio Parinetti, giovane scultore di Arcumeggia che ha contribuito alla nascita e all’organizzazione di “Wood gallery”. All’evento, legato al Progetto 141Expo di Varesenews che vede Casalzuigno gemellata con la Moldavia, ha partecipato, lo scultore moldavo Victor Pelin, coinvolto nell’iniziativa grazie all’associazione “Italia-Moldavia”.
“E’ stata una settimana densa di emozioni e di energia – ha detto la presidente della Proloco di Arcumeggia, Angela Viola – Il successo di pubblico e la qualità delle opere realizzate ci spingono ad andare avanti e speriamo proprio di avere le risorse e il supporto per far diventare “Wood gallery” un appuntamento che si rinnovi ogni anno per valorizzare e rivitalizzare il nostro bellissimo borgo”. Positivo anche il giudizio del curatore artistico della manifestazione, Luca Rendina: “Questi artisti, con la loro energia e la loro creatività hanno regalato ad Arcumeggia anche qualcosa in più, qualcosa di speciale: ci hanno fatto partecipare alla creazione delle loro opere d’arte, un processo che normalmente avviene in solitudine e nel chiuso di uno studio e che invece tutti noi abbiamo potuto vivere in diretta in questi tre giorni”. A tutti gli artisti è stato donato un prezioso ricordo di Arcumeggia, una riproduzione in argento del “bocc”, la testa di capra simbolo del Borgo, realizzata da Luigi Giovine. Le opere potranno essere ammirare nelle vie del borgo fino alla fine del mese, insieme alla bella mostra collettiva allestita per l’occasione. Un’opportunità per scoprire e ri-scoprire Arcumeggia, un luogo unico, pieno d’arte e di poesia.
Vistor Pelin, scultore moldavo
