Articoli

Bike hotels, sfida a due ruote per il Lago Maggiore

Muove un gran giro di soldi, fidelizza moltissimo e sembra perfetto per il territorio prealpino, terra di campioni delle due ruote. E’ su questi tre punti fermi che si basa il progetto  di Lago Maggiore Bike Hotels, uno dei sei club di prodotto promossi dalla Camera di Commercio di Varese, ma che già si è allargato alla sponda piemontese del Verbano.
Oggi, alle Ville Ponti, si è fatto il punto su questo progetto, nato circa sette anni fa ma realmente operativo da un anno e mezzo circa.

Lara Luz, referente del Club di prodotto, Fabio Lamera, manager di Bike Hotels, e il presidente di Federalberghi Varese Guido Brovelli, si sono confrontati con gli operatori del settore, albergatori ma anche imprenditori che operano nel settore, a partire da chi fornisce servizi per gli appassionati delle due ruote.

“Il cicloturismo è un settore importante, capace di attivare un grande indotto – ha spiegato Lamera – I dati europei parlano di un settore che nel 2013 ha generato 2 miliardi di viaggi, venti milioni di pernottamenti e un valore di 44 miliardi di euro. La sola ciclovia dell’Elba, da sola ha generato nello stesso anno 90 milioni di indotto. Per la provincia di Varese, sarebbe la soluzione perfetta per integrare quella che è la vocazione ormai stabilizzata al turismo congressuale”.

Tre i settori in cui si articola la domanda e su cui costruire l’offerta: ciclismo su strada (per professionisti e amatori); slow bike, prevalentemente rivolto alle famiglie e mountain-bike, nelle varie ed avventurose declinazioni. Per tutti e tre i settori la provincia di Varese e tutta l’area del Lago Maggiore possono offrire percorsi fantastici, ciclovie dedicate, itinerari dove allo sport si unisce un gran patrimonio d’arte, cultura, gastronomia e natura.

Il bacino d’utenza è ampio e ricco: in prima fila austriaci e tedeschi, seguiti a ruota da inglesi, americani e canadesi. Ma non mancano belgi, francesi e svizzeri, sempre in cerca di nuove strade da esplorare, panorami da ammirare e sapori da scoprire.

Come rispondere a una sfida che può diventare la chiave di volta di un territorio in cerca di una nuova identità turistica? Facendo rete, aderendo al Club di prodotto, e attrezzandosi per diventare un vero Bike hotel, sponsando quindi il disciplinare del network già attivo con un ingrediente indispensabile: la passione e la volontà di trasformare il soggiorno turistico tra i laghi varesini una vera e indimenticabile esperienza.

 

cicloturismo-lagomaggiore