Avevamo visitato tanti luoghi curiosi e densi di storia. Il portale barocco di Palazzo Crivelli: la famiglia più potente di Uboldo fino all’epoca moderna, testimoniata fin dal 1117. Proprio da un ramo della famiglia Crivelli discendeva Uberto, arcivescovo di Milano, eletto Papa con il nome di Urbano III nel 1185. I Crivelli ricevettero nel 1623 da Filippo IV di Spagna Uboldo come feudo. Il Palazzo conserva le tracce dell’antico splendore, anche se un’ala è stata completamente abbattuta.

La casa del pittore Giulio Pitzetti, che aveva ridisegnato la facciata della sua casa. «Ogni tanto arriva qualcuno e chiede: ma è del ‘700. No, rispondo, l’ho fatta io trent’anni fa-aveva rivelato-Ho pagato anche una multa di ventimila lire. A volte vengono gli sposi a scattare le foto»

Inoltre, se a uno sportivo dici “Uboldo”, lui ti risponderà Claudio Chiappucci. Il grande ciclista che negli anni Novanta infiammò i tifosi al Giro e al Tour. Ci fu un periodo in cui, all’ingresso di Uboldo, campeggiava un grande dipinto murale che ritraeva Chiappucci, all’apice della carriera. «Lo aveva fatto un tifoso che abitava in quella casa – ci aveva raccontato El Diablo – e oltre a me aveva raffigurato anche Baresi. Oggi quell’immagine non c’è più ma ha rappresentato un vero emblema del tifo da parte dei miei compaesani. A Uboldo in molti mi hanno seguito con il tifo durante le corse. I più affezionati erano forse i più anziani, quelli che ricordavano anche i grandi campioni del passato.Purtroppo oggi molti di loro non ci sono più».

Quest’anno il tour è ripartito alla ricerca di temi in chiave Expo Milano 2015 e passerà da qui il prossimo 27 maggio.

Tappe 141Tour 2015

Tappa 141Tour 2013 Uboldo

Grazie a un gioco scenografico di specchi d’acqua i padiglioni del Cluster Riso sono inseriti in un paesaggio agricolo: entrando ci si trova immediatamente immersi in una risaia “in miniatura”, una mostra a carattere botanico di aree coltivate con diverse tipologie di riso. Nello spazio comune ci sono dei chioschi per la distribuzione del riso mentre, tra le vasche che mimano le risaie, si svolge un gioco interattivo rivolto a tutti i visitatori. Il posizionamento di schermi a sfioro sull’acqua delle vasche fa sì che il paesaggio naturale si fonda con il paesaggio informativo. Infatti, tra i campi e le vasche d’acqua, messaggi più o meno nascosti interrogano il visitatore affiorando a pelo d’acqua. Leggende, miti, storie, informazioni collegate al mondo risicolo fanno capolino coinvolgendo il visitatore in un avvincente gioco informativo.