Economia – Sesto Calende http://www.141expo.com/sesto-calende 141expo Wed, 26 Aug 2015 21:56:19 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.8.15 Il Regno Unito e la concezione della Terra come gigantesco alveare http://www.141expo.com/sesto-calende/2015/02/25/il-regno-unito-e-la-concezione-della-terra-come-gigantesco-alveare/ Wed, 25 Feb 2015 15:05:04 +0000 http://www.141expo.com/sesto-calende/?p=164 “Coltivato in Grand Bretagna, condiviso globalmente” è il tema della partecipazione ad Expo del Regno Unito, gemellato con Sesto Calende nel progetto 141Expo.

Con la partecipazione a Expo 2015 il Regno Unito vuole accrescere la consapevolezza globale circa l’impatto che la produzione e il consumo di cibo hanno sulla vita delle persone di tutto il mondo.

Il Regno Unito mostra ai visitatori del suo padiglione tutte le novità e le innovazioni raggiunte in ogni anello della catena alimentare al fine di invogliare i visitatori a portare avanti il dibattito sui temi dell’educazione e della sicurezza alimentare nelle proprie scuole, università e comunità, impegnandosi verso scelte di consumo informate ed eque.

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Il Padiglione è ispirato all’incredibile attività delle api ed è stato progettato per permettere ai visitatori di camminare attraverso un frutteto e su un prato di fiori selvatici naturali. Al centro della struttura, immersa nel prato, domina una sfera dorata, tutta in acciaio, che ricrea un grande alveare.

Con il design innovativo del progetto “Hive”, Wolfgang Buttress, il vincitore della competizione lanciata per scegliere l’architettura del padiglione, ha racchiuso tutta la forza dell’architettura britannica, fondendo il design di più alto livello con forti requisiti ecologici, che trovano origine nelle conquiste scientifiche più all’avanguardia, nelle agrotecnologie e nell’ingegneria agraria.

Esteso su un lotto complessivo di 1910 metri quadri, il Padiglione britannico vuole lasciare un segno nell’esperienza di tutti i visitatori di Expo Milano 2015, in cui natura, creatività, scienza e tecnologia si combinano per affrontare la sfida sottesa al Tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita.

Anello ancora debole per il Regno Unito è la propria voce sui social. Per ora, esiste solamente il canale Twitter con poco più di 2000 followers.(@UKPavillon2015)

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Sesto Calende e la sua storia http://www.141expo.com/sesto-calende/2015/02/12/140/ Thu, 12 Feb 2015 13:32:52 +0000 http://www.141expo.com/sesto-calende/?p=140 L’economia di Sesto Calende nei primi anni del 1800 viene descritta da Matteo Maggioni nel suo libro “ Alta Valle del Ticino. Lo Sviluppo Economico (1815-1940)”,  in questo modo: “Lo squilibrio fra la poca terra coltivata e l’alta densità di popolazione avrebbe sicuramente causato lo sfascio del sistema agricolo, lo spopolamento e l’avanzata delle brughiere. Tutto questo sarebbe accaduto se non fosse intervenuta l’industria con il suo reddito complementare, la quale continuò ad appoggiarsi su un’agricoltura precaria e debole”.

Il nostro territorio fu quindi caratterizzato dal lento passaggio da un’economia basata su un’agricoltura mista e su un commercio fluviale, a una proiettata su nuove opportunità industriali che determinarono lo sviluppo  industriale, economico e sociale di Sesto Calende.

La  prima esperienza industriale di Sesto Calende risale agli inizi dell’Ottocento con la fabbrica di cordami di canapa Maioni che aveva sede presso il vecchio convento, ma la vera rivoluzione industriale di Sesto Calende è collegata al diffondersi dell’industria vetraria sul Lago Maggiore che deve le proprie origini alla raccolta dei sassi bianchi del fiume Ticino (cogoli), ricchi di quarzo che venivano commerciati fino a Murano per produrre vetri molto raffinati per la loro lucentezza. Nel 1871, infatti, venne fondata a Sant’Anna la prima vetreria industriale che consentì il diffondersi dei cosiddetti “maestri vetrai” che successivamente si costituiranno in cooperativa e nel 1906 fonderanno una seconda vetreria, la VOF, Vetreria Operaia Federale, la cui storia industriale continuerà fino al 1996 come AVIR, creando anche un interessante indotto come le ditta che produceva imballaggi in paglia per damigiane e buste di paglia per bottiglie.

L’industria meccanica era invece rappresentata dalle ditte Boidi e Astori per la produzione di proiettili durante il primo conflitto mondiale. Al 1885 risale la prima fabbrica tessile cotoniera appartenente alla famiglia Bogni mentre dal 1862 fino al 1935 era presente una filanda di seta.  L’azienda che caratterizzò maggiormente lo sviluppo socio-economico di Sesto Calende fino a giorni nostri, fu la  “Savoia. Società Costruzioni Aeronautiche”, ‘industria aeronautica costituita nel 1913 dal sestese Luigi Capè insieme a Domenico Santoni, che nel 1915 diventò la Società Idrovolanti Alta Italia (SIAI) che grazie alle capacità imprenditoriali della famiglia Capè, alle commesse statali assicurate dal ministero dell’Aeronautica e dal genio progettuale dell’ing. Alessandro Marchetti, porteranno il nome di Sesto Calende ad essere famoso in tutto il mondo.

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