padiglione – Cunardo http://www.141expo.com/cunardo 141expo Fri, 02 Oct 2015 12:21:02 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.8.15 Dalla fonte più pura. Presentato il Padiglione Ungheria per Expo http://www.141expo.com/cunardo/2015/03/14/dalla-fonte-piu-pura-presentato-il-padiglione-ungheria-per-expo/ Sat, 14 Mar 2015 16:45:05 +0000 http://www.141expo.com/cunardo/?p=410 È stato presentato oggi, presso l’Expo Gate al Castello Sforzesco di Milano, il Padiglione Ungheria per Expo2015 in occasione dell’Expo Participants Weekend dedicato all’Ungheria che si svolgerà nel corso del fine settimana, in concomitanza con la Festa Nazionale ungherese per la commemorazione del 15 marzo 1848.

Programma Expo Gate Week End 14-15 marzo 15

presentazione padiglione ungheriaAll’evento hanno partecipato Géza Szőcs, Commissario Generale per l’Expo per il Governo Ungherese; Stefano Acbano, Participants Program Manager della società Expo 2015; Edit Szekely, Direttrice del programma ungherese per Expo 2015 e rappresentante del Ministero delle Risorse Umane ungherese; Zsofia Kesztyus, in rappresentanza del General Contractor Carpathia Srl. A moderare l’evento la famosa attrice ungherese, Andrea Osvart, testimonial dell’Expo 2015 per l’Ungheria. (nella foto)

Partendo dal tema della partecipazione dell’Ungheria all’Esposizione Universale – “Dalla fonte più pura” – con questo Padiglione, il Paese valorizzerà l’importanza della salubrità del cibo, di uno stile di vita sano e della necessità di garantire la sicurezza alimentare e la biodiversità per le generazioni future.

Il Padiglione Ungheria, durante Expo Milano 2015, offrirà un insieme dei valori che definiscono l’identità ungherese, organizzando mostre ed eventi con vari focus, come le tradizioni alimentari del Paese, le relazioni storiche italo-ungheresi e altri temi di cultura contemporanea.

Géza Szőcs, Commissario Generale per l’Expo per il Governo Ungherese, ha commentato “Il nostro Padiglione mette a disposizione un ricco materiale per la lotta contro due grame questioni del mondo odierno, ovvero la mancanza di acqua potabile e il diritto a una sana nutrizione. Il Padiglione Ungheria desidera divulgare l’immagine affascinante del nostro Paese, e far conoscere la sua ricchezza idrica e le sue fonti termali”.

“Il Padiglione ungherese incarna pienamente gli ideali e valori che guidano l’Esposizione Universale – ha detto Stefano Acbano, Participants Program Manager della società Expo 2015 – vale a dire l’applicazione di know how e innovazioni tecnologiche in grado di garantire alimenti sani, sostenibili e sicuri per tutti. In particolare, dell’Ungheria potremo apprezzare la tradizione musicale, di altissima qualità e presentata con strumenti e tecnologie all’avanguardia, la gastronomia e la cultura. Expo Milano 2015 sarà un’occasione unica che per sei mesi, dal 1° maggio al 31 ottobre, vedrà impegnati tutti i Paesi partecipanti all’evento, le istituzioni e la società civile al fine di individuare una piattaforma condivisa per trovare soluzioni concrete per combattere la fame nel mondo e lo spreco di cibo”.

Il Padiglione, ideato dal Direttore artistico Sándor Sárkány, combina elementi antichi e naturali che confluiscono in questa inusuale ed emozionante struttura che si sviluppa su tre piani e si estende su un lotto di 1.910 metri quadri.
Le forme e i materiali rappresentano le linee principali dell’architettura ungherese (granaio, silos rurali, stalle) secondo i principi dell’architettura organica, sviluppatasi a metà del Novecento e basata sulle tradizioni locali, sulla comprensione delle leggi della natura, sull’esaltazione del rapporto tra l’uomo e l’universo.
La maggior parte del materiale utilizzato per la costruzione è rinnovabile (legno, legno lamellare, cellulosa) permettendo così di valorizzare ulteriormente il contenuto ecologico ed energetico integrato, il risparmio energetico e l’abbattimento dell’inquinamento atmosferico. L’intero edificio inoltre sarà smontabile, ricostruibile e riutilizzabile.

padiglione

La zona centrale del Padiglione è ispirata all’Arca di Noè, simbolo di salvezza degli esseri viventi, mentre le due estremità laterali richiamano i tamburi sciamanici, che riportano a radici antiche evidenziando il rapporto mistico con la natura e che sono solcati dall’antico simbolo dell’albero della vita nel quel scorre l’acqua dolce naturale ungherese dalle celebri proprietà termali.
L’ultimo piano della costruzione ospiterà un giardino a cielo aperto così come nell’area verde esterna al Padiglione saranno coltivati 33 tipologie di frutta, verdura ed erbe mediche.
Le coperture centrali che abbracciano il giardino sul tetto ricordano un enorme scheletro e rappresentare una tensione verso la luce del sole, che allungandosi si trasformano in petali e foglie che circondano e proteggono il cuore del giardino.
I visitatori del Padiglione ungherese entreranno in contatto con le fonti termali e le acque curative locali, con le coltivazioni naturali e il regno dell’uva e del vino. Nei sei mesi dell’evento avranno la possibilità di degustare il miele ungherese, il tipico liquore alla frutta (pálinka), il rinomato fegato d’oca e l’autentica gastronomia ungherese.
All’interno del Padiglione sarà inoltre presentato il meglio di cento anni di storia dell’arte della fotografia e delle vignette ungheresi, oltre a una selezione di innovazioni di scienziati ungheresi di fama mondiale.

L’acqua, come nelle terre ungheresi, crea giochi di luce e di forma all’interno del padiglione, diventando parte integrante di un percorso didattico e sensoriale pensato per presentare le sue preziose proprietà. Si tratta infatti di acque termali, minerali e naturali dalle rinomate proprietà medicinali tipiche di questi territori e famose in tutto il mondo.
Uno dei punti focali dell’esposizione è il pianoforte da concerto ridisegnato dal pianista di fama mondiale Gergely Bogányi e dalla sua squadra, e considerato una vera e propria innovazione nella storia dei pianoforti. A tal proposito saranno riproposti da una serie di acclamati artisti una serie di rinomati brani dei compositori Béla Bartók e Zoltán Kodály.

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Ungheria a Expo 2015, dalla fonte più pura http://www.141expo.com/cunardo/2015/02/04/ungheria-a-expo-2015/ Wed, 04 Feb 2015 22:18:00 +0000 http://www.141expo.com/cunardo/?p=179

Come sapete Cunardo, grazie al progetto 141expo promosso da Varesenews, è gemellato con l’Ungheria.

La filosofia a cui si ispira la partecipazione dell’Ungheria a Expo Milano 2015 è l’interazione tra la salubrità del cibo, lo stile di vita sano, la garanzia di sicurezza alimentare insieme con la conservazione della biodiversità per le future generazioni. Tre sono i temi principali in cui è raggruppata l’offerta espositiva: le tradizioni salutari, in cui si presenta il modello di agricoltura di qualità ungherese, a mosaico e familiare, contrapposto alle monocolture intensive, il Paese dell’acqua, con la ricchezza di risorse idriche e bagni termali che contraddistingue l’Ungheria, e l’eredità per il futuro, con il ruolo della ricerca e dell’innovazione per la tutela di specie animali e vegetali locali (“hungaricums”) e l’importanza dell’agricoltura biologica contro le mutazioni genetiche.

Gli obiettivi sono molteplici: presentare le virtù delle acque minerali, naturali e termali ungheresi, enfatizzare il fatto che l’Ungheria è un Paese Ogm-free, presentare un sofisticato sistema IT per la tracciabilità dei prodotti alimentari.

L’immagine positiva, la ricchissima offerta di cibo che scaturisce dagli incontaminati ambienti magiari (frutta, cereali, pesci di lago e di fiume), l’apertura verso le altre nazioni partecipanti e le potenzialità commerciali nel settore agricolo trovano così la loro massima espressione nel Padiglione del Paese che si sviluppa su un’area di 1.910 metri quadri.

La volontà è quella di dimostrare che il modello di agricoltura rurale è eccellente per la sostenibilità e la qualità del cibo, che l’acqua è basilare per la vita (concetto ribadito durante la World Conference of Water), e che il futuro dell’alimentazione giace nella ricerca scientifica e nei metodi biologici piuttosto che nella modificazione genetica.

Il progetto del Padiglione

padiglione ungheriaIl padiglione, il cui progetto selezionato tramite un concorso pubblico è a opera degli architetti Attila Ertsey, Ágnes Herczeg, Sándor Sárkány, si sviluppa su tre piani e si estende su un lotto complessivo di 1910 metri quadri. Le forme e i materiali riprendono aspetti tipici del paesaggio ungherese (come i granai, i silos di campagna e le stalle)  e sono concepiti secondo i principi dell’architettura organica, sviluppatasi a metà del Novecento e basata sulle tradizioni locali, sulla comprensione delle leggi della natura, sull’esaltazione del rapporto tra l’uomo e l’universo. La zona centrale del Padiglione è ispirata all’Arca di Noè, simbolo di salvezza degli esseri viventi, mentre le due estremità laterali richiamano i tamburi sciamanici.

I tamburi rimandano a radici antiche evidenziando il rapporto mistico con la natura e  sono solcati dall’antico simbolo dell’albero della vita nel quale scorre l’acqua, quella  ungherese, infatti, è nota per le celebri proprietà termali. L’ultimo piano ospita un giardino a cielo aperto, mentre nell’area verde esterna al Padiglione sono coltivate trentatré tipologie di frutta, verdura ed erbe medicinali. La maggior parte dei materiali utilizzati per la costruzione sono rinnovabili (legno, legno lamellare, cellulosa). L’intera costruzione inoltre sarà smontata, ricostruita e utilizzata come centro di ricerca in Ungheria. Nel Padiglione vengono organizzate mostre ed eventi su temi quali le tradizioni alimentari del Paese, le relazioni storiche fra Italia e Ungheria e altri aspetti di cultura ungherese contemporanea.

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