Economia – Cunardo http://www.141expo.com/cunardo 141expo Fri, 02 Oct 2015 12:21:02 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.8.15 Ungheria, un’arca di salvezza per gli esseri umani http://www.141expo.com/cunardo/2015/03/24/ungheria-unarca-di-salvezza-per-gli-esseri-umani/ Tue, 24 Mar 2015 16:10:47 +0000 http://www.141expo.com/cunardo/?p=433 “Dalla fonte più pura” è il tema di partecipazione ad Expo dell’Ungheria gemellata con Cunardo nel progetto 141Expo.

Ungheria

Padiglione Ungheria

La filosofia a cui si ispira la partecipazione dell’UngheriaExpo Milano 2015 è l’interazione tra la salubrità del cibo, lo stile di vita sano, la garanzia di sicurezza alimentare insieme con la conservazione della biodiversità per le future generazioni. Tre sono i temi principali in cui è raggruppata l’offerta espositiva: le tradizioni salutari, in cui si presenta il modello di agricoltura di qualità ungherese, a mosaico e familiare, contrapposto alle monocolture intensive, il Paese dellacqua, con la ricchezza di risorse idriche e bagni termali che contraddistingue l’Ungheria, e l’eredità per il futuro, con il ruolo della ricerca e dell’innovazione per la tutela di specie animali e vegetali locali (“hungaricums”) e l’importanza dell’agricoltura biologica contro le mutazioni genetiche.
L’immagine positiva, la ricchissima offerta di cibo che scaturisce dagli incontaminati ambienti magiari (frutta, cereali, pesci di lago e di fiume), l’apertura verso le altre nazioni partecipanti e le potenzialità commerciali nel settore agricolo trovano così la loro massima espressione nel Padiglione del Paese che si sviluppa su un’area di 1.910 metri quadri. La volontà è quella di dimostrare che il modello di agricoltura rurale è eccellente per la sostenibilità e la qualità del cibo, che l’acqua è basilare per la vita (concetto ribadito durante la World Conference of Water), e che il futuro dell’alimentazione giace nella ricerca scientifica e nei metodi biologici piuttosto che nella modificazione genetica.
Il padiglione, il cui progetto selezionato tramite un concorso pubblico è a opera degli architetti Attila Ertsey, Ágnes Herczeg, Sándor Sárkány, si sviluppa su tre piani e si estende su un lotto complessivo di 1910 metri quadri. Le forme e i materiali riprendono aspetti tipici del paesaggio ungherese (come i granai, i silos di campagna e le stalle)  e sono concepiti secondo i principi dell’architettura organica, sviluppatasi a metà del Novecento e basata sulle tradizioni locali, sulla comprensione delle leggi della natura, sull’esaltazione del rapporto tra l’uomo e l’universo. La zona centrale del Padiglione è ispirata all’Arca di Noè, simbolo di salvezza degli esseri viventi, mentre le due estremità laterali richiamano i tamburi sciamanici.
I tamburi rimandano a radici antiche evidenziando il rapporto mistico con la natura e  sono solcati dall’antico simbolo dell’albero della vita nel quale scorre l’acqua, quella  ungherese, infatti, è nota per le celebri proprietà termali. L’ultimo piano ospita un giardino a cielo aperto, mentre nell’area verde esterna al Padiglione sono coltivate trentatré tipologie di frutta, verdura ed erbe medicinali. La maggior parte dei materiali utilizzati per la costruzione sono rinnovabili (legno, legno lamellare, cellulosa). L’intera costruzione inoltre sarà smontata, ricostruita e utilizzata come centro di ricerca in Ungheria.
Pie pagina Ungheria

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Dalla fonte più pura. Presentato il Padiglione Ungheria per Expo http://www.141expo.com/cunardo/2015/03/14/dalla-fonte-piu-pura-presentato-il-padiglione-ungheria-per-expo/ Sat, 14 Mar 2015 16:45:05 +0000 http://www.141expo.com/cunardo/?p=410 È stato presentato oggi, presso l’Expo Gate al Castello Sforzesco di Milano, il Padiglione Ungheria per Expo2015 in occasione dell’Expo Participants Weekend dedicato all’Ungheria che si svolgerà nel corso del fine settimana, in concomitanza con la Festa Nazionale ungherese per la commemorazione del 15 marzo 1848.

Programma Expo Gate Week End 14-15 marzo 15

presentazione padiglione ungheriaAll’evento hanno partecipato Géza Szőcs, Commissario Generale per l’Expo per il Governo Ungherese; Stefano Acbano, Participants Program Manager della società Expo 2015; Edit Szekely, Direttrice del programma ungherese per Expo 2015 e rappresentante del Ministero delle Risorse Umane ungherese; Zsofia Kesztyus, in rappresentanza del General Contractor Carpathia Srl. A moderare l’evento la famosa attrice ungherese, Andrea Osvart, testimonial dell’Expo 2015 per l’Ungheria. (nella foto)

Partendo dal tema della partecipazione dell’Ungheria all’Esposizione Universale – “Dalla fonte più pura” – con questo Padiglione, il Paese valorizzerà l’importanza della salubrità del cibo, di uno stile di vita sano e della necessità di garantire la sicurezza alimentare e la biodiversità per le generazioni future.

Il Padiglione Ungheria, durante Expo Milano 2015, offrirà un insieme dei valori che definiscono l’identità ungherese, organizzando mostre ed eventi con vari focus, come le tradizioni alimentari del Paese, le relazioni storiche italo-ungheresi e altri temi di cultura contemporanea.

Géza Szőcs, Commissario Generale per l’Expo per il Governo Ungherese, ha commentato “Il nostro Padiglione mette a disposizione un ricco materiale per la lotta contro due grame questioni del mondo odierno, ovvero la mancanza di acqua potabile e il diritto a una sana nutrizione. Il Padiglione Ungheria desidera divulgare l’immagine affascinante del nostro Paese, e far conoscere la sua ricchezza idrica e le sue fonti termali”.

“Il Padiglione ungherese incarna pienamente gli ideali e valori che guidano l’Esposizione Universale – ha detto Stefano Acbano, Participants Program Manager della società Expo 2015 – vale a dire l’applicazione di know how e innovazioni tecnologiche in grado di garantire alimenti sani, sostenibili e sicuri per tutti. In particolare, dell’Ungheria potremo apprezzare la tradizione musicale, di altissima qualità e presentata con strumenti e tecnologie all’avanguardia, la gastronomia e la cultura. Expo Milano 2015 sarà un’occasione unica che per sei mesi, dal 1° maggio al 31 ottobre, vedrà impegnati tutti i Paesi partecipanti all’evento, le istituzioni e la società civile al fine di individuare una piattaforma condivisa per trovare soluzioni concrete per combattere la fame nel mondo e lo spreco di cibo”.

Il Padiglione, ideato dal Direttore artistico Sándor Sárkány, combina elementi antichi e naturali che confluiscono in questa inusuale ed emozionante struttura che si sviluppa su tre piani e si estende su un lotto di 1.910 metri quadri.
Le forme e i materiali rappresentano le linee principali dell’architettura ungherese (granaio, silos rurali, stalle) secondo i principi dell’architettura organica, sviluppatasi a metà del Novecento e basata sulle tradizioni locali, sulla comprensione delle leggi della natura, sull’esaltazione del rapporto tra l’uomo e l’universo.
La maggior parte del materiale utilizzato per la costruzione è rinnovabile (legno, legno lamellare, cellulosa) permettendo così di valorizzare ulteriormente il contenuto ecologico ed energetico integrato, il risparmio energetico e l’abbattimento dell’inquinamento atmosferico. L’intero edificio inoltre sarà smontabile, ricostruibile e riutilizzabile.

padiglione

La zona centrale del Padiglione è ispirata all’Arca di Noè, simbolo di salvezza degli esseri viventi, mentre le due estremità laterali richiamano i tamburi sciamanici, che riportano a radici antiche evidenziando il rapporto mistico con la natura e che sono solcati dall’antico simbolo dell’albero della vita nel quel scorre l’acqua dolce naturale ungherese dalle celebri proprietà termali.
L’ultimo piano della costruzione ospiterà un giardino a cielo aperto così come nell’area verde esterna al Padiglione saranno coltivati 33 tipologie di frutta, verdura ed erbe mediche.
Le coperture centrali che abbracciano il giardino sul tetto ricordano un enorme scheletro e rappresentare una tensione verso la luce del sole, che allungandosi si trasformano in petali e foglie che circondano e proteggono il cuore del giardino.
I visitatori del Padiglione ungherese entreranno in contatto con le fonti termali e le acque curative locali, con le coltivazioni naturali e il regno dell’uva e del vino. Nei sei mesi dell’evento avranno la possibilità di degustare il miele ungherese, il tipico liquore alla frutta (pálinka), il rinomato fegato d’oca e l’autentica gastronomia ungherese.
All’interno del Padiglione sarà inoltre presentato il meglio di cento anni di storia dell’arte della fotografia e delle vignette ungheresi, oltre a una selezione di innovazioni di scienziati ungheresi di fama mondiale.

L’acqua, come nelle terre ungheresi, crea giochi di luce e di forma all’interno del padiglione, diventando parte integrante di un percorso didattico e sensoriale pensato per presentare le sue preziose proprietà. Si tratta infatti di acque termali, minerali e naturali dalle rinomate proprietà medicinali tipiche di questi territori e famose in tutto il mondo.
Uno dei punti focali dell’esposizione è il pianoforte da concerto ridisegnato dal pianista di fama mondiale Gergely Bogányi e dalla sua squadra, e considerato una vera e propria innovazione nella storia dei pianoforti. A tal proposito saranno riproposti da una serie di acclamati artisti una serie di rinomati brani dei compositori Béla Bartók e Zoltán Kodály.

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A Cunardo festa del risparmio energetico con “m’illumino di meno” http://www.141expo.com/cunardo/2015/02/11/a-cunardo-festa-del-risparmio-energetico-con-millumino-di-meno/ Wed, 11 Feb 2015 11:38:24 +0000 http://www.141expo.com/cunardo/?p=159 M’illumino di meno è la più grande campagna radiofonica di sensibilizzazione sulla razionalizzazione dei consumi energetici, ideata dalla trasmissione Caterpillar, storico programma in onda da diciotto anni su Radio RAI.

mi illumino

L’obiettivo della campagna comunicativa è raccontare best practice in ambito di risparmio energetico da parte di istituzioni, Comuni, associazioni, scuole, aziende e singoli cittadini, promuovendo la riflessione sul tema dello spreco di energia, che si può evitare con interventi strutturali ma anche con semplici accorgimenti che ogni singolo individuo può mettere in pratica.

Anche Cunardo partecipa all’iniziativa. Lo Sci club Cunardo, in collaborazione con il Parco Campo dei Fiori, ha organizzato una serata all’insegna dello sport sulla neve e del divertimento illuminata da fonti alternative. Per una serata la pista di fondo di Cunardo “Sole e Neve” spegnerà il proprio impianto di illuminazione e sarà possibile sciare grazie alle lampade frontali. L’appuntamento è per tutti venerdì 13 febbraio a partire dalle ore 19.00 alla Baita del Fondista.

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I tesori di Cunardo: ceramica cunardese e Fornaci Ibis http://www.141expo.com/cunardo/2015/02/06/ceramica-cunardese-e-fornaci-ibis/ Fri, 06 Feb 2015 22:43:46 +0000 http://www.141expo.com/cunardo/?p=187 Cunardo vanta antiche tradizioni nella lavorazione della ceramica, pare che l’inizio della sua produzione risalga al tempo dell’Imperatore Tiberio.

Nel 1796 Camillo Adreani rivitalizzò la ceramica di Cunardo, con l’introduzione di colorazioni verdi e blu la cui lucentezza era insuperabile e che ornò una produzione quasi esclusiva costituita da vasi per unguenti e profumi e vasi per speziali, venduti anche Oltralpe. Adreani impiantò il suo laboratorio di ceramica sfruttando le conoscenze dell’arte apprese a Faenza. La materia prima era a portata di mano: l’argilla dei luoghi, la legna dei boschi, l’acqua pura, sono gli ingredienti che hanno consentito di creare una felice storia della ceramica nella provincia di Varese. Così come ricorda Carlo Amoretti nel suo “Viaggio da Milano ai tre laghi” del 1814:

di là non lungi v’è una buon’argilla, che serve alle fabbriche di maiolica di Ghirla, e di Cunardo

ceramica__ibisAlcuni pezzi decorati col blu Cunardo“, (colore di cui solo i maestri cunardesi conoscevano il segreto della produzione) sono ormai autentiche rarità e sono conservati al Museo internazionale delle ceramiche di Faenza e al Museo Poldi Pezzoli di Milano.

Nel 1896 le fabbriche di ceramica a Cunardo risultavano essere 4; oltre ad esse, vi erano svariate fornaci per laterizi e calcina. Delle molte fabbriche storiche di maioliche del Piambello, oggi ne sopravvive solo una, sorta sui resti di una fornace da calce ottocentesca, attiva fino agli anni ’30.

Nel 1951, la famiglia di Gianni e Giorgio Robustelli fonda la ceramica Ibis. Dagli anni ’60, con l’istituzione dell’Associazione Culturale Cun-Art, la ex fornace da calce diventa luogo di incontro per artisti di livello mondiale, desiderosi di cimentarsi con l’arte ceramica. Tra le illustri firme rimaste alla Fornace si leggono infatti quelle di Fontana e Burri, di Guttuso e Ennio Morlotti, di Baj e di Schumacher. Importante è la presenza alla fornace di Aldo Carpi e il ricordo delle gustose liti tra Guttuso e Alberto Milani. Anche Piero Chiara veniva a dilettarsi alle Fornaci, tanto da aver lasciato una collezione di piatti, dipinti di sua mano e destinati a essere riprodotti sulle copertine di alcuni suoi romanzi. Vittorio Tavernari ha sua volta prodotto per gli amici Robustelli le sue uniche ceramiche. Piaceva lavorare qui anche ai Frattini, padre e figlio, a Spaventa Filippi e Sergio Pasetto, a Gottardo Ortelli e Luciano Ferriani.

Nel 2014 Giorgio Robustelli ha creato l’associazione “Amici delle Fornaci Ibis”, che ha come scopo il rilancio culturale delle Fornaci di Cunardo con iniziative incentrate non necessariamente sull’arte ceramica, ma che spaziano anche in altre forme di espressione.

Indirizzo: via Fornaci, 3 – 21035 Cunardo (Va)

 

 

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I tesori di Cunardo: il Molino Rigamonti http://www.141expo.com/cunardo/2015/02/06/il-mulino-rigamonti/ Fri, 06 Feb 2015 00:59:13 +0000 http://www.141expo.com/cunardo/?p=205 Cunardo_mulinoIl Molino Rigamonti si trova lungo il fiume Margorabbia, al confine tra Cunardo e Ghirla.
È un mulino ad acqua. L’acqua della roggia di derivazione viene convogliata in un canale così che, per caduta, fa girare una ruota idraulica verticale in ferro. È il movimento di questa ruota a produrre l’energia necessaria per il funzionamento, tramite una serie di cinghie e di ingranaggi, di tutte le attrezzature necessarie alla macinazione: le macine, la tramoggia, il buratto.

La costruzione del mulino si perde nei secoli. Notizie certe si hanno a partire dal 1787, quando la famiglia Rigamonti acquistò l’impianto da Pasquale Aimetti. La famiglia Rigamonti proveniva da Barzago, in Brianza, ecco il perché della denominazione Molino Barzago, denominazione che ha poi contrassegnato anche la località.
Nel 1891 furono poste le basi per la costituzione della società “Fratelli Rigamonti” per l’attività – così come recita il certificato rilasciato dalla Camera di commercio di Varese – “di oleificio per la fabbricazione degli olii di semi e mulino di granoturco, commercio al minuto di semi e panelli, farina di granoturco e cascami”. Il mulino serviva i contadini e i proprietari che vi portavano il granoturco, che macinato forniva la farina per la polenta, piatto principe nell’alimentazione del passato. Fino al 1951 presso il mulino veniva prodotto anche olio di noci.

La ruota del mulino, immutata, continua a girare grazie alle incessanti e appassionate attenzioni della famiglia Rigamonti, che ancora oggi è proprietaria di questo gioiello. Tutto l’impianto è dell’epoca e completamente funzionante.
L’attuale proprietario, Riccardo Rigamonti produce e vende farina integrale, crusca, farina da polenta, fine e grossa.

L’antico mulino ad acqua Rigamonti, forse l’unico ancora attivo in tutta la provincia di Varese, costituisce ormai una tappa significativa degli itinerari turistici locali.
Dal 2006 riceve le visite delle scolaresche, alle quali Riccardo mostra e spiega pazientemente il funzionamento di macchinari e processi immutati da secoli.
L’area in cui sorge il mulino, che ha rispettato nel corso degli anni il verde circostante, viene inserita nel 2010 nel Parco regionale Campo dei fiori.mulino2

Sempre nel 2010 la Regione Lombardia riconosce al Molino Rigamonti la qualifica di “negozio di storica attività”. Nel 2011 nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, l’impresa viene inserita tra le 150 imprese storiche d’Italia premiate a Roma durante la cerimonia “Italia 150. Le radici del futuro” tenutasi l’8 giugno. Nello stesso mese la Camera di commercio di Varese, in occasione del Premio al lavoro e al progresso economico, ha reso omaggio alle imprese varesine premiate da Unioncamere.

Indirizzo: via Varesina 40 – 21035 Cunardo (Va)
Tel: 0332-716101
Fax: 0332-716254
E-Mail: mulinorigamonti@alice.it
Facebook: Molino Rigamonti

 

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Cos’è Expo 2015? http://www.141expo.com/cunardo/2015/02/02/cosa-e-expo-2015/ Mon, 02 Feb 2015 22:57:11 +0000 http://www.141expo.com/cunardo/?p=274 Expo Milano 2015 è l’Esposizione Universale che l’Italia ospiterà dal 1 maggio al 31 ottobre 2015.

Come stabilito dalle regole del BIE (Bureau International des Expositions), i partecipanti si distinguono in Ufficiali e Non Ufficiali. I Partecipanti Ufficiali sono 145 Paesi e 3 Organizzazioni Internazionali – ONU, UE, CERN – mentre i Partecipanti Non Ufficiali sono 13 Organizzazioni della Società Civile e 5 Aziende private che partecipano in qualità di Corporate Participants.

“Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” è il tema al centro della manifestazione. Sarà l’occasione per riflettere e confrontarsi sui diversi tentativi di trovare soluzioni alle contraddizioni del nostro mondo: se da una parte c’è ancora chi soffre la fame, dall’altra c’è chi muore di disturbi legati a un’alimentazione scorretta. Inoltre ogni anno circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo vengono sprecate.

Lo scopo è quello di creare nel visitatore la consapevolezza e la partecipazione in merito al diritto a un’alimentazione sana, sicura e sufficiente, alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica della filiera agroalimentare, alla salvaguardia del gusto e della cultura del cibo.

Per maggiori informazioni e per acquistare i biglietti consultate il sito ufficiale www.expo2015.org

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