141expo – Cuasso al Monte http://www.141expo.com/cuasso-al-monte 141expo Tue, 30 Jun 2015 13:31:41 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.8.15 Il 141tour a Cuasso al Monte tra castelli e miniere http://www.141expo.com/cuasso-al-monte/2015/04/27/il-141tour-a-cuasso-al-monte-tra-castelli-e-miniere/ Mon, 27 Apr 2015 13:09:08 +0000 http://www.141expo.com/cuasso-al-monte/?p=114 Era il 27 giugno 2013 quando il 141tour faceva tappa a Cuasso al Monte, comune della Provincia inserito nel contesto paesaggistico della Valceresio, una delle famose valli varesine.
Il comune è suddiviso in una serie di frazioni che meritano una visita per il variare della tipologia ambientale e per particolari architettonici. Cuasso al Piano e’ costituito da nuclei abitati, in certo qual modo differenziati, a quote differenti, data la morfologia del territorio. Il primo di questi nuclei, Cuasso al Piano di Sopra (370 m. circa) e’ disposto lungo la via che sbocca sulla strada comunale che conduce a Cuasso al Monte; il secondo, Cuasso al Piano di Sotto (300 m. circa) si trova raccolto intorno al bivio costituito dalla strada che porta a Porto Ceresio e quella che collega i due nuclei. Borgnana: il nucleo originario di Borgnana si trova collocato a lato della strada che, salendo da Cuasso al Piano, conduce a Cuasso al Monte. Tra gli elementi significativi all’interno dell’abitato di Borgnana, emerge sicuramente l’affresco situato in una piccola cappella affacciata su una strada: la Madonna col Bambino e un Santo, realizzato con maestria e finezza sia nel disegno sia nello studio cromatico. Questo elemento, insieme con la Chiesa della Beata Vergine Immacolata, a breve distanza dall’abitato, testimonia la devozione che animava i suoi abitanti.
Nel 1635 venne edificato un convento, detto il Deserto per la sua posizione isolata tra boschi di faggio, affidato ai Carmelitani Scalzi. Passato in proprietà alla nobile famiglia Dandolo nel XIX secolo, ospitò personaggi quali Giacomo Leopardi, Tommaso Grossi, Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi.

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Ospedale di Cuasso al Monte

Dopo la morte del Conte Tullio Dandolo, la vedova non si sentì più di abitare così isolata e fu ben felice di accondiscendere alla richiesta di Padre Beccaro, che cercava un rifugio per i suoi derelitti e di cedergli il Deserto.
Siamo quasi alla fine del 1800. Padre Beccaro, carmelitano, con la sua attività incessante, impostò nel Deserto una “Colonia agricola” che ospitò più di 100 giovani sin verso la fine della Grande Guerra.
Nel 1917 le Autorità Militari, ritenendo strategica la posizione del Deserto, a ridosso della vicina Svizzera, la occuparono.
Sul finire della guerra del ’15/’18, in seguito al diffondersi della tubercolosi polmonare, la Croce Rossa Italiana di Milano concentrò la sua attenzione sul Deserto di Cuasso al Monte, luogo salubre per il clima di media montagna.
Inizia qui la fase “sanitaria” della struttura che è proseguita fino ad oggi.
Oggi l’edificio è un reparto specializzato nella riabilitazione cardiopolmonare e nella riabilitazione post-infartuale, ma non mancano i problemi.
L’ospedale di Cuasso, infatti, è stato progressivamente svuotato. Attualmente c’è solo la riabilitazione (generale, pneumologica e cardiologica). Da anni si parla di chiuderlo perché con i suoi 40 posti letto viene ritenuto una struttura troppo dispendiosa, ma i lavoratori dell’ospedale e anche molti residenti della zona, si oppongono.

Quest’anno il tour è ripartito, questa volta alla ricerca di temi in chiave Expo Milano 2015 e passerà da qui il prossimo 15 giugno.
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