Ospite della serata il dottor Fiorenzo Membrini, specialista in oncologia e medicina interna all’Ospedale di Circolo di Varese e all’Ospedale di Cittiglio.

“Questo tema, che è in relazione anche al tema ispiratore di Expo2015, cioè il cibo, riteniamo sia di grande interesse per un’ampia fascia di pubblico – spiegano gli organizzatori – che potrà così venire a saperne di più su un argomento che tocca più o meno da vicino molte famiglie. Il cancro come si sa, fino a pochi anni fa veniva definito malattia incurabile ma con i progressi della ricerca e della scienza medica in moltissimi casi la definizione di “incurabile” ha perso il suffisso “in” diventando “curabile” e spesso un certo tipo di alimentazione in aggiunta a un corretto stile di vita può essere di fondamentale importanza”.

Durante la serata saranno proiettate immagini e schede riguardanti l’argomento trattato e al termine della conferenza il dottor Membrini sarà  disponibile a rispondere a domande da parte dei presenti

Le “Serate della Salute” sono organizzate in collaborazione con la Direzione medica dell’Ospedale di Cittiglio.

Situata nella regione storica della Mezzaluna fertile, è in gran parte costituita da deserti e ampi altopiani. Può essere divisa in tre zone principali: la Valle del Giordano, l’Altopiano della Transgiordania e il deserto.
La tempesta di sabbia nel deserto è proprio l’immagine sulla quale si basa il concept del Cluster e il simbolo della difficoltà di vivere e sfruttare il territorio delle zone aride dove, tuttavia, esistono ancora risorse vitali nascoste.
Una moltitudine di cilindri semitrasparenti pendono dal soffitto evocando e ricreando questa atmosfera unica. I padiglioni prendono le sembianze di pietre che si scoprono entrando in questa metaforica tempesta di sabbia.
Quando il visitatore entra nel Cluster, passeggiando incontra un’oasi con una fontana d’acqua nello spazio comune. In quest’area può anche assistere a eventi e performance volti ad approfondire la conoscenza delle caratteristiche delle zone aride, le loro problematiche e le loro risorse.
All’estremità del Cluster si trova il mercato, dove è possibile acquistare e gustare i frutti che incredibilmente queste terre riescono a produrre.
Il concetto di aridità fa immediatamente pensare alla mancanza di acqua, a zone desertiche in cui la vita fa fatica ad insediarsi, a prosperare ed evolvere. Non tutte le zone aride sono uguali. Un quinto della popolazione abita in aree caratterizzate dalla scarsità d’acqua. Gli ambienti aridi sono estremamente diversi in termini di suoli, fauna, flora, equilibri idrici e di attività umane.
A causa di questa diversità non esiste una definizione univoca di zona arida. L’unica caratteristica comune di queste aree è appunto l’aridità, che spesso viene espressa attraverso un indice basato su temperature e precipitazioni, che individua tre aree: iper-arida, arida, semi-arida. Diverse soluzioni sono state promosse e utilizzate come approccio alla gestione integrata delle risorse idriche, dalla raccolta delle acque piovane alla conservazione dell’acqua del terreno. Molti dei progressi nell’agricoltura pluviale sono stati resi possibili dalla ricerca di soluzioni e innovazioni che si adattano alle condizioni locali: non solo sostituendo le pratiche agricole tradizionali con nuovi metodi, ma soprattutto individuando elementi delle pratiche tradizionali che si potrebbero migliorare. In questo contesto, la sfida della scarsità d’acqua e dei cambiamenti climatici richiede sforzi urgenti per garantire una qualità di vita migliore e una nutrizione adeguata.

Grazie alla collaborazione della famiglia, sono esposti oltre un centinaio di ricordi di Binda, tra i quali maglie iridate e di campione italiano, selle, scarpette e occhialini. Il museo è allestito in modo da far rivivere ai visitatori la vita e le imprese di Alfredo Binda attraverso i numerosi e preziosi cimeli e documenti.
Le due biciclette Legnano, su cui vinse i campionati del mondo del 1930 e 1932, sono i pezzi più pregiati della collezione.
Fra i cimeli esposti anche numerosi giornali dell’epoca che celebrano le sue vittore, diplomi e riconoscimenti internazionali, e anche la cornetta che Binda suonava nella Banda di Cittiglio.

Il Museo fa parte del “Club Italia Musei del Ciclismo” con il quale collabora attivamente.
Dal 2013 il museo è ospitato in alcuni locali all’interno della stazione di Cittiglio.

Guarda la galleria fotografica: Il Museo Binda

Vai  al sito del Museo

Indirizzo
Museo Alfredo Binda, via Marconi 31 – Cittiglio (Va)
per informazioni  Tel. +39 0332601434 (biblioteca)

“Un progetto basato sulla cultura e l’eleganza – spiega Vinci – Un progetto che ha a che fare con le radici storiche della Giordania ma anche con l’attuale Giordania e con il futuro del paese. Un progetto che ricorda la forza degli uomini (uomini che hanno scavato nella roccia in modo di condurre l’acqua), la forza della natura, la forza delle idee, la forza della Giordania”.
L’edificio è pensato come una grande teca di vetro trasparente, da cui sporgono volumi in pietra che si aprono a simboleggiare il passato che si sta proiettando verso il futuro. All’interno predomina il bianco, con spazi per il business e molta tecnologia.

Era il 20 settembre 2013 e alla guida del Tour c’era quel giorno la giovane e scattante collega Adelia Brigo. Ecco il suo racconto di Cittiglio e della bella frazione di Vararo.