Non solo spettacoli al National day di Sao Tomè e Principe

Expo Milano 2015 festeggia il 27 settembre il National Day di Sao Tomè e Principe tra musica, spettacolo e… cioccolato! Le celebrazioni cominceranno alle 10.30 con la proiezione di un video e l’esecuzione degli inni nazionali saotomense e italiano. A seguire il discorso ufficiale del Capo Delegazione e l’esibizione di uno dei più famosi musicisti di São Tomé e Principe, Filipe Santos. Alle 11.00 la delegazione si sposterà verso il Padiglione al Cluster del Cacao e del Cioccolato sfilando sul Decumano insieme al coro della Scuola Media Statale G. Puecher di Milano. I bambini del coro si esibiranno poi sul palco del Cluster. I festeggiamenti proseguiranno nel pomeriggio, alle 14.00, con una parata e lo spettacolo degli Sbandieratori di Asti che marceranno dal padiglione di Sao Tomé e Principe all’Expo Center. Alle 15.00 il corso della Scuola Puecher si esibiranno nuovamente sul palco del Cluster del Cacao e alle 16.00 il cantautore Filipe Santos suonerà insieme al quartetto composto da Paolo Pellegatti (batteria), Giancarlo Porro (sassofono), Luca Pasqua (chitarra) e Niccolò Cattaneo(tastiera). La giornata si chiuderà con un cooking show del pasticcere pluripremiato Davide Comaschi.
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Incontro tra le religioni: ‘il cibo è spirito’

IMG_0257Gli undici rappresentanti delle maggiori religioni al mondo si sono incontrati ad Expo il primo settembre per discutere e confrontarsi sul tema della produzione e del consumo di cibo nel Pianeta. L’incontro, organizzato in concomitanza con la 10° Giornata per la Custodia del Creato da ExpoNet, il Magazine ufficiale di Expo Milano 2015, è stato un grande evento di pace e anche di prima mondiale: è la prima volta infatti che un così alto numero di rappresentanti delle maggiori religioni si incontrano in una Esposizione Universale per pronunciare ciascuno la propria benedizione sul cibo e che viene benedetto cibo portato da tutto il mondo, generosamente offerto da ben 68 Paesi Partecipanti all’Esposizione Universale. Dopo i saluti di benvenuto da parte di Maurizio Martina, Ministro dell’Agricoltura, delle politiche agricole e forestali, e di Giuseppe Sala, Commissario Unico delegato dal Governo per Expo Milano 2015, sono intervenuti i rappresentanti, alcuni dei quali sono stati: Svamini Hamsananda Ghiri (Vice Presidente dell’Unione Induista Italiana Sanatana Dharma), Elia Richetti (Rabbino nella Comunità Ebraica di Milano), Carlo Tetsugen Serra (Abate del Monastero Zen “Il cerchio”), Paljin Tulku Rinpoche (Lama del Centro Studi Tibetani “Mandala”), Dorothée Mack, (Pastora della Chiesa Evangelica Metodista) e Luca Bressan (Vicario Episcopale della Diocesi di Milano – Chiesa Cattolica).

Al termine degli interventi, i rappresentanti di 68 Paesi sono stati invitati ad appoggiare il cibo offerto sul tavolo di fronte al palco e ad accomodarsi in platea. Subito dopo, i rappresentanti religiosi hanno preso parola. “Qui le religioni sono sorelle, possiamo dialogare e gustare lo stesso cibo” ha affermato Svamini Hamsananda Ghiri “La legge di interdipendenza nella quale credo ci dice che proprio come sto vedendo qui, prima di nutrirsi, dobbiamo offrire”. Mentre il rabbino Richetti si è soffermato sul concetto di educazione del comportamento “La responsabilità individuale e la consapevolezza possono essere condivise da tutti. Dominare il giardino dell’eden significa custodirlo e gestirlo”, Carlo Tetsugen Serra ha affermato che il cibo è spirito perché è l’essere umano ad essere spirituale “ dove non c’è cibo, non si può praticare la spiritualità. Negare il cibo al Pianeta è negargli la crescita spirituale”. Paljin Tulku Rinpoche ha sottolineato il bisogno dell’educazione dei cittadini del futuro all’amore per l’ambiente, mentre il Pastore Valdese Platone ha dichiarato: “Mi piace che tutti ripetiamo gli stessi concetti e che ci riconosciamo nella Carta di Milano. Superiamo gli egoismi e agiamo in modo tale che tutti possano avere una vita piena”. È stata la dichiarazione di Mahmoud Asfa a chiudere il giro delle dichiarazioni: “La responsabilità delle religioni nei confronti della natura è altissimo. Il cibo, l’energia e l’acqua appartengono a tutti. Dobbiamo dar vita alle parole, dimostrare con i fatti ciò in cui crediamo”. Al termine, tutti i rappresentanti hanno firmato la Carta di Milano e, successivamente, si è passati al momento toccante delle benedizioni. La prima è stata la riflessione laica incentrata sulla gratitudine nei confronti del cibo, letta da un gruppo di bambini di etnie diverse, accompagnati sul palco dai volontari del servizio civile. A seguire, tutte le religioni hanno benedetto il cibo secondo il proprio credo. Al termine del rito, intorno alle 13.30, tutti i visitatori, insieme ai partecipanti, hanno gustato con rispetto e partecipazione il cibo benedetto.

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Dalla Sicilia a Expo in handbike

Ha dell’incredibile, ma l’avventura di Samuel Marchese, 15 anni, e i suoi compagni, i “Freedom Angels”, è realtà. “Dalla Sicilia a EXPO 2015” è il nome della maratona di 800 km che, dal 15 luglio, sta affrontando, accompagnato dallo staff tecnico e da altri ragazzi affetti da diverse disabilità, per raggiungere l’Esposizione Universale e incontrare tutti i paesi partecipanti. L’arrivo è previsto per venerdì mattina alle 10.30 all’Auditorium di Cascina Triulza, dove il giovane, insieme ai compagni, avrà il piacere di testimoniare non solo i benefici fisici e mentali di un’attività sportiva, ma soprattutto come sia necessario abbattere le barriere architettoniche e mentali per guardare avanti e proseguire il proprio cammino sfruttando tutte le opportunità che abbiamo.

Il senso della sua impresa sta proprio nelle parole stesse di Samuel: “La vita può sempre essere una gioia anche se si deve affrontare con qualche difficoltà in più: la diversità è davvero l’unica cosa che ci accomuna tutti. Ognuno, nella sua diversità, può e deve interagire nella società, ma affinché ciò possa realizzarsi è necessario abbattere le barriere (sia architettoniche che mentali), che sono le sole a creare il muro d’isolamento fra noi e gli altri”.

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I gioielli ad Expo aiutano le donne della Tanzania

Fino al 14 agosto il Padiglione Me and WE- Women for Expo ospiterà la mostra MWA- Maasai Women Art, promossa e realizzata in collaborazione con l’Istituto Oikos Onlus e con il supporto artistico di Francesca Torri Soldini, designer italiana, e dei suoi allievi dell’Istituto Europeo di Design di Milano.

La mostra espone i gioielli prodotti da 200 donne Maasai del villaggio Mkuru in Tanzania, la cui storia e il cui lavoro saranno raccontati ai visitatori di Expo attraverso alcuni video e immagini interattive. I gioielli presentati da Francesca Torri Soldini sostengono una cooperativa di produzione artigianale che garantisce un reddito alle donne Maasai.

I gioielli vengono realizzati secondo il gusto della moda internazionale ma con i materiali tipici della cultura africana, le perline, per poi essere esportati e venduti in molti Paesi del mondo con lo scopo di sostenere e promuovere i progetti di cooperazione e di sviluppo delle comunità Maasai nel nord della Tanzania.

Anche le Maldive festeggiano il National Day ad Expo

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Lunedì 11 agosto Expo Milano 2015 celebra il National Day delle Maldive. I festeggiamenti cominceranno presso l’Expo Centre con i saluti delle autorità, gli inni e la cerimonia dell’alzabandiera, per poi continuare con alcune manifestazioni d’intrattenimento che permetteranno ai visitatori di conoscere e apprezzare la cultura di questo paradiso incontaminato fatto di spiagge coralline, mare e natura. La partecipazione delle Maldive ad Expo Milano vuole essere l’opportunità ideale per conoscere e farsi conoscere, portando anche i visitatori a conoscere la sua popolazione e le sue persone.

Le Maldive partecipano a Expo Milano 2015 all’interno del Cluster Isole, Mare e Cibo. Situate su due file di atolli nell’Oceano Indiano vicino all’equatore, contano 1.190 isole coralline sparse su oltre 90.000 chilometri, che a loro volta compongono un arcipelago di 26 atolli naturali di forma anulare. Le Maldive si trovavano lungo una delle tratte commerciali dell’Oceano Indiano e proprio per questo coloni e visitatori provenienti dalle regioni vicine e dal resto del mondo conoscono da sempre queste isole. L’influenza di diversi popoli e culture hanno avuto un grande impatto sulle popolazioni autoctone, sulla loro lingua, arte, ma anche credo e tradizioni. Il pesce è l’alimento principale della gente del luogo: la pesca nelle Maldive è praticata con tecniche tradizionali con canne da pesca e lenze che sono considerate più eco-sostenibili soprattutto nel rispetto dei delfini.