MonteSciarè – Bedero Valcuvia http://www.141expo.com/bedero-valcuvia 141expo Wed, 24 Jun 2015 15:32:56 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.8.15 Bedero Valcuvia tra storia e curiosità http://www.141expo.com/bedero-valcuvia/2015/05/05/bedero-valcuvia-visto-dal-monte-scere/ Tue, 05 May 2015 20:19:54 +0000 http://www.141expo.com/bedero-valcuvia/?p=139 Situato a 15 km da Varese, il comune di Bedero Valcuvia, che conta poco più di 600 abitanti, si trova al confine tra la Valcuvia e l’inizio della Valle del Pralugano, ai piedi del Monte Scerè. Viene denominato “Il Balcone della Valcuvia” perché il panorama sull’intera vallata sottostante è di una bellezza notevole.

Il nome Bedero Valcuvia sembra derivare da “bedrum” o “bedre” che indicherebbe un’attinenza con la betulla, pianta forse molto diffusa in passato. Da considerare anche la radice celto-germanica “by-dro” cioè “villaggio su un pendio vallivo“.

Il centro del paese rivela uno spiccato impianto medievale ed è caratterizzato da una serie di strade molto strette (dette i “bȍcc”) e case in sasso, molto attaccate tra loro in parte ristrutturate, a cui si aggiungono qualche arco in pietra di epoca successiva XIII e XIV secolo.

In passato il paese ha attirato , attorno al XIX secolo, ma forse ancora oggi, l’interesse dei geologi, “richiamati” dalla presenza di un bellissimo esempio di roccia arrotondata (moutonnée) e di morene insinuate. Secondo studi dell’epoca, quei cumuli di roccia rossiccia, arrotondati e brulli, che formano la montagna detta Monte Scerè, ed in parte monte Martica, sono di formazione vulcanica. Da qui emerse l’ipotesi che, durante l’epoca glaciale, esistesse un cratere vulcanico nelle vicinanze. Infatti, anche certi sassi rossigni che caratterizzano il territorio presentano singolari e curiose proprietà magnetiche.

Si produceva latte in abbondanza, grazie ai molti bovini sul territorio, e parte di questo veniva utilizzato nella fabbricazione di stracchini e Gorgonzola di ottima qualità. In primavera, gli uomini del paese partivano per l’estero in cerca di lavoro, facendo ritorno solo in inverno per portare ai familiari i propri guadagni.

Curiosità -In un libro del tardo Ottocento scritto da Achille Jemoli, nato a Gemonio il 4 giugno 1809, Bedero viene descritto come uno dei paesi più elevati della Valcuvia, un villaggio pittoresco, con un’aria finissima che pur essendo più in alto del vicino paese Brinzio, possiede un inverno mite grazie alla sua maggiore esposizione al sole.

«Bedero conta circa 500 abitanti; il territorio ha l’estimo censuario di Scudi 7,886, e confina con quello di Valganna ad oriente, con quello di Brinzio a mezzogiorno, con quelli di Cunardo e di Ferrera a Settentrione, e ad occidente coi territori di Masciago e di Rancio. « Bedero è aggregato alla condotta del Medico Chirurgo che tiene residenza nel prosimo Cunardo. Una vasca d’acqua limpida e perenne ed un pubblico laatojo coperto servono ai bisogni della popolazione.» «La proprietà dell’intero territorio e caseggiato di questo Comune coll’Estimo relativo era poch’anzi dell’Ospedale Maggiore di Milano, la cui Amministrazione ha creduto di alienarla dando la preferenza agli abitanti di Bedero. Questi ne seppero approfittare, si unirono fra loro in consorzio e combinarono l’acquisto totale a patti convenientissimi. Da coloni e dipendenti facendosi padroni con poca spesa e scarsi sagrifici gli abitanti di questo Comune migliorarono le rispettive condizioni: diedero tosto mano al dissodamento dei terreni, ed al rinnovamento delle piantagioni singolarmente dei gelsi e delle viti, e così poterono raddoppiare i raccolti dei loro terreni.»

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